giovedì 22 novembre 2007
Richiamo all'umiltà
Questa volta me la sono davvero andata a cercare: troppo spavalda come al solito ho forzato la mano anzi, i piedi, per vedere fino a che punto sarei arrivata. L'idea del cammino mi ha fatto riapprezzare le lunghe passeggiate, così, qualsiasi impegno che mi capita a tiro in paese o a Milano, diventa occasione per camminare; "Per allenarmi" dico io... ma chi ci crede? Ci ho preso gusto e a costo di partire 15/20 minuti prima del solito, ormai vado a piedi praticamente dappertutto! Qual è il problema? Beh, orgogliosa come sono, convinta come non mai che i miei piedi siano fatti d'amianto, parto con calze vecchie, del tutto inadatte, che scendono dopo due minuti, lise e consumate all'inverosimile (prima che butto qualcosa io... e poi: "sono comode!"...); scarpe tenute slacciate, confortevoli come pantofole quando si devono fare tre passi, ma forse non appropriate a viaggi un po' più lunghi... E dopo un paio di settimane in queste condizioni, ecco che sento nascere un piccolo bruciore sul collo del piede sopra il tallone... "Cosa vuoi che sia?" (prima o poi questo orgoglio lo pago caro...) e dopo altri 10/15 minuti mi decido a controllare; rullo di tamburi..... la prima fiacca del cammino di Santiago! Proprio a me, che mi credevo immune (non so per quale arcano motivo...) e così, da ieri cammino un pochino zoppa con un cerottino di dubbia utilità su una fiacchetta che continua imperterrita a fregare contro la scarpa ad ogni passo. Un piccolo ma costante richiamo all'umiltà...
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1 commento:
Scoperta questa mattina la mia prima fiacca in un posto del piede insospettabile... la prossima a chi tocca?
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