mercoledì 20 febbraio 2008

Le apparenze ingannano (il sapone di Aleppo)


Ho provato il fantomatico "sapone di Aleppo"; viene prodotto proprio ad Aleppo (Siria) da millenni (pare che se ne parli anche nella Bibbia...) secondo le tradizioni invariate nel tempo, con olio di oliva e olio di alloro. Viene tagliato in panetti e fatto essicare al sole per 10-12 mesi. Viene usato come trattamento di bellezza, ha caratteristiche disinfiammanti, perfetto sui capelli, ottimo per lavare le biancheria, ed è molto indicato per pelli secche, acne, eczema... Va bene per tutto insomma!
Eppure ha un aspetto non proprio invitante e un odore che... beh, non invita neanche quello!
Però mi sono dovuta ricredere! I capelli (che temevo trasformarsi di nuovo in paglia, visti i miei ultimi esperimenti) sono puliti, morbidi e leggeri; la sensazione sulla pelle è di pulito e fresco, e anche l'odore non sembra niente male!
Conclusione? Consiglio vivamente il sapone di Aleppo, che preferisco anche all'ottimo rivale: il sapone per i capelli del commercio equo; anche per la comodità che permette di portare una sola saponetta che vada bene per tutto!
E nonostante tutte le ricerche chimiche per scoprire nuove formule per Shampoo sempre più funzionali, creme e trattamenti vari, è curioso trovare un prodotto di produzione tanto antica, semplice e naturale che sia così funzionale!
Ringrazio caldamente Elisa che me l'ha consigliato (e la sua nonna che mi pare essere colei che lo ha sperimentato per prima). Proprio una bella scoperta!

lunedì 4 febbraio 2008

Sotto la pioggia

Era da due giorni che riflettevo sull'opportunità di andare a camminaro questo lunedì. Suona la sveglia, come al solito, via di corsa in bagno. Apro la finestra della camera: "Sta piovendo, bene, si va a camminare". Proprio così, il contrario di ogni ragionamento sensato (o forse). Durante il cammino di Santiago non si può sapere che tempo si incontrerà e provare già oggi a passeggiare sotto la pioggia senza l'ombrello è un modo come un altro per entrare nell'ottica di cosa ci attende. Già mio fratello mi aveva consigliaro di andare a fare due passi per distendersi un po' dalle varie incavolature (anche i preti nel loro piccolo si...). E così si comunica alla mamma: "Vado a camminare"... sogghigno rivelativo del pensiero ("Matto!")... per fortuna sono 34 anni che sa che lo sono e che non cambio idea quando faccio un'affermazione così lapidaria e definitiva. Arrivo al solito punto di partenza... metto su la mantellina... "Che schifo di mantellina..." bisognerà cambiarla! Mi sono tornate in mente quelle dai colori brutti che usavamo noi animatori ai nostri campiscuola che però ci piacevono tanto perchè ci davano un look un po' misterioso... quelle sì che aderivano al corpo e non sembravano delle corazze... sta di fatto che non piove! Come la mettiamo? "Il cammino ti chiama..." camminiamo! Ci si guarda intorno e il paesaggio lo si conosce già, ma c'è sembre qualcosa di nuovo da vedere... si prova a fare qualche percorso alternativo e si finisce sulla spiaggia del Ticino dopo essersi fatti infilzare un po' dalle spine... ma è così divertente l'avventura... Guardi in giro e finisci in una pozzanghera... guardi di nuovo ingiro e finisci in un'altra... guardi avanti a te e non vedi più ciò che ti circonda e noti che dalla pozzanchera puoi vedere il cielo sopra di te... interessante, ma non del tutto soddisfacente! Ok, decido di guardare intorno e basta, le pozzanghere non possono far paura... ricomincia a piovere... niente mantellina, c'è il giubbotto, basta e avanza, e il ritorno lo si fa decisamente orientati a camminare volutamente dentro a tutte le pozzanghere che si incontrano, alla prima mi sono voltato a vedere se c'era in giro qualcuno... per non fare brutta figua, ma poi ci ho preso gusto, e ho pattinato sul fango e ho fatto fare il sommergibile agli scarponi. Che sensazione di libertà! Finalmente liberi di essere se stessi in un mondo che ti tiene continuamente sotto giudizio! Il Cammino di Santiago, già nella sua preparazione, mi sta forgiando alla libertà innanzitutto interiore, chi sa che non faccia fare dei progressi anche in quella esteriore... chi vivrà vedrà... Sta di fatto che un pensiero quest'oggi mi ha sfiorato e lo voglio condividere: "non ci si deve sottomettere a nessuno se non a Dio, non perchè ha sempre ragione, ma perchè ci ama!"