tag:blogger.com,1999:blog-5693826653947703660.post4445287772426534487..comments2008-12-01T14:29:37.477-08:00Comments on Verso Santiago: Sotto la pioggiaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/12606504516983612118noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5693826653947703660.post-57258007357653482482008-02-05T08:22:00.000-08:002008-02-05T08:22:00.000-08:00Anche noi siamo andati a camminare ieri. Un pochin...Anche noi siamo andati a camminare ieri. Un pochino di nascosto dalla razionalità che avrebbe consigliato di non andare. Dopo alcuni indecisioni decidiamo di partire. Scarponi, mantella e tanta voglia di godere nuove sensazioni di una camminata sotto l'acqua. Partiamo che il giorno ormai finisce, meta la chiesetta di san Giovanni. C'è un misto di euforia per quello che si fa e una curiosità di chi ci vede. Ma non ci sentiamo a disagio. La strada è anche nostra. I discorsi di sempre sono allegramente disturbati dalle gocce di acqua sulla mantella o dal pericolo di colare a picco in una pozzanghera. Meta raggiunta, due minuti per scrollarci di dosso un pochino d'acqua sotto al portico della chiesa. E alcuni attimi per osservare intorno. Ci sono case, finestre illuminate e persone che ormai preparano la cena, la strada lastricata davanti a noi viene segnata dalle auto che lasciano strisce nell'acqua, alcuni ragazzi passano, non si sente nessuna voce, silenzio. E sulla via del ritorno tanta serenità. Riflettendoci oggi, pensavo a quanto poco basti per rendere migliore una giornata.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5693826653947703660.post-61760803684594504622008-02-04T11:41:00.000-08:002008-02-04T11:41:00.000-08:00Anch'io sono uscita in escursione oggi! Ho cammina...Anch'io sono uscita in escursione oggi! Ho camminato solo una mezz'ora, in solitaria, ma passare per le strade con le scarpe da trekking, lo zaino sulla schiena e sopra a tutto, il poncho, mi faceva assomigliare un po' troppo al gobbo Igor di Frankenstein Junior... e nonostante fossi partita da casa spavalda e decisa a godere pienamente della mia libertà, al passaggio delle macchine abbassavo il capo per nascondere almeno un po' il viso nel cappuccio. Arrivata alla stazione ho fatto una scoperta piuttosto interessante: la mia mantella... beh, non è impermeabile!!! Ha resistito finchè ha potuto, poi ho incominciato a sentire la fodera umida e prima di arrivare a casa ero zuppa. <BR/>Inoltre ho messo a fuoco che contrariamente a quello che si dice, faccio fatica a meditare mentre cammino: la mente tende a volare leggera senza disciplina e a volte anche senza pensieri, semplicemente assaporando quello che vede e sente; a volte solo distaccandosi e basta, come in un piacevole stand-by, come ipnotizzata dal ritmo costante dei miei passi, oggi anche cullata dal dolce rumore della pioggia. E arrivata a destinazione, riparata sotto una tettoia, la mente è ripartita e finalmente sono riuscita a riflettere su quello che da un po' mi dava del filo da torcere. A nulla sono serviti i buoni propositi per il ritorno durante il quale il pensiero, nonostante avevo deciso fermamente di convogliarlo dove mi serviva, ha ricominciato a vagare in luoghi indefiniti gustandosi questa passeggiata così anomala. Il freddo ha iniziato a farsi sentire sul serio e a penetrare nelle ossa nell'ultimo tratto di strada e arrivata a casa, per fortuna sono stata accolta con un buon the caldo. Anche per me quindi serve un impermeabile nuovo; unico requisito fondamentale: essere impermeabile!Ariannahttps://www.blogger.com/profile/01493167094087005083noreply@blogger.com