domenica 14 dicembre 2008

05/05/2008

Vega de Varcarce - Hospital de la Condesa
La difficoltà del giorno ci ha avvicinati, sarà la fatica, saranno gli incontri fortuiti con chi vive il cammino con altre logiche diverse dalle nostre, con altri fini, sarà che iniziamo a capire che il cammino è un atto di fede che richiede di andare oltre... Oggi ho soprattutto chiacchierato, ma non ho pregato un gran che, neanche ho cercato pause di silenzio... ho sperimentato (ndr. finalmente, dopo tanti anni) la sintonia profonda di pensieri, riflessioni, vissuti... basta un niente per essere capiti mentre nel mondo comune non si trova chi sia in grado di comprenderti (ndr. il mio muto mondo interiore ha trovato chi lo potesse ascoltare).

venerdì 12 dicembre 2008

04-05-2008

Villafranca-Vega de Varcarce
Giornata di Grazia quando la preghiera fluisce da sola lungo il cammino e il Signore si fa percepire vicino... ancora una volta si sprofonda nell'Infinito e la Madre di dio viene in soccorso perchè Cristo sia generato nel cuore e nel pensiero. Si entra nella sfera dell'Assoluto dove ogni cosa perde il suo valore e significato quando non è determinante e cresce il senso di autosufficienza perchè Dio occupa il tutto. Tutto il resto svanisce. Il problema rimane nel ritornare nell'ambiente ove la logica è differente, superficiale, errata, opprimente. Nasce un senso di rifiuto e una lotta interiore nell'anima perchè il guadagno non venga perduto. Si cercano vie perchè il bene non venga perso e che il bene non venga contaminato da logiche parassitarie.

martedì 2 dicembre 2008

Si parte... 3-05-2008

Ponferrada-Villafranca
Primo giorno di cammino... un po' di chiacchiere tra serio e meno serio... stare insieme è sicuramente una risorsa che fa affievolire la stanchezza. Tutto scorre più velocemente. Difficile sempre il mio ruolo in cui si è vincolati al titolo... mi sento più libero anche nelle relazioni, anche se in parte sotto il rischio del giudizio altrui e dei pareri. Domani è un altro giorno, devo decidere come impostarla... per essere al primo giorno siamo ok, qualche disguido comprensibile di fronte alla novità, ma tutto aggiustabile.

mercoledì 26 novembre 2008

Si riparte... 02-05-2008

"Si riparte ancora una volta, come sempre. Si parte per una nuova esperienza con la consapevolezza che sarà un'esperienza stessa ad arricchire la propria vita. Si fanno pochi calcoli, l'indispensabile per mettere delle buone premesse, ma niente di più. Il paesaggio della Spagna mi ricorda la Terra Santa visitata ormai un bel po' di tempo fa. Ma anche qui, come da noi in Italia, il paesaggio cambia, e mentre scrivo mi ritrovo in un luogo più pianeggiante e meno brullo. La mia vita fatta di silenzi per potersi ascoltare, o Signore, cosa dici al mio cuore? Novità in vita? Attendo!"
"Per cambiare la sorte dell'umanità non bastano gesti simbolici, ma fatti emblematici"
Appunti lungo il cammino di Santiago - don Enrico

sabato 13 settembre 2008

San Giacomo!

Sono qui, nuovamente, presso il tuo sepolcro
al quale mi avvicino oggi,
pellegrino da tutte le strade del mondo,
per onorare la tua memoria ed implorare la tua protezione.
Giungo dalla Roma luminosa e perenne,
fino a te che ti sei fatto pellegrino sulle orme di Cristo
ed hai portato il suo nome e la sua voce
fino a questo confine dell’universo.
Vengo dai luoghi di Pietro
e, quale suo successore, porto a te
che sei con lui colonna della Chiesa,
l’abbraccio fraterno che viene dai secoli
ed il canto che risuona fermo ed apostolico nella cattolicità.
Viene con me, san Giacomo, un immenso fiume giovanile
nato dalle sorgenti di tutti i paesi della terra.
Qui lo trovi, unito e sereno alla tua presenza,
ansioso di rinnovare la sua fede nell’esempio vibrante della tua vita.
Veniamo a questa soglia benedetta in animato pellegrinaggio.
Veniamo immersi in questo copioso esercito
che sin dalle viscere dei secoli è venuto portando le genti fino a questa Compostela
dove tu sei pellegrino ed ospite, apostolo e patrono.
E giungiamo qui al tuo cospetto perché andiamo uniti nel cammino.

Camminiamo verso la fine di un millennio
che desideriamo sigillare con il sigillo di Cristo.
Camminiamo ancora oltre, verso l’inizio di un millennio nuovo
che desideriamo aprire nel nome di Dio.

San Giacomo,
abbiamo bisogno per il nostro pellegrinaggio
del tuo ardore e del tuo coraggio.
Per questo veniamo a chiederteli
fino a questo “finisterrae” delle tue imprese apostoliche.
Insegnaci, Apostolo ed amico del Signore,
la via che porta a lui.
Aprici, predicatore delle Spagne,
alla verità che hai imparato dalle labbra del Maestro.
Dacci, testimone del Vangelo,
la forza di amare sempre la vita.
Mettiti tu, patrono dei pellegrini,
alla testa del nostro pellegrinaggio di cristiani e di giovani.
E come i popoli all’epoca camminarono verso di te,
vieni tu in pellegrinaggio con noi incontro a tutti i popoli.
Con te, san Giacomo apostolo e pellegrino,
desideriamo insegnare alle genti d’Europa e del mondo
che Cristo è - oggi e sempre -
la via, la verità e la vita.

PREGHIERA DI GIOVANNI PAOLO II DINANZI ALLA TOMBA DI SAN GIACOMO
Santiago de Compostela (Spagna) - Sabato, 19 agosto 1989

giovedì 21 agosto 2008

Curiosi Richiami



Agosto: un mese costellato di piccoli richiami visivo-gastronomici...
Eccoli a voi; per sorridere un po'!

partiamo con la mitica freccia gialla...




Dove pensate che sia?.... Ponferrada? Melide? Ligonde? Sarria? NOOOO ... GALLIATE!!!!


Continuiamo con qualcosa di ancora più ecclatante: e l'abbiamo visto io e il don ad Assisi... vi ricorda niente????




.......................Già... Finisterre!!!...........................


Ma andiamo avanti nella carrellata con una specialità gastronomica recuperata in un famoso discount a Lido Adriano... la... Tarta de Santiago! Con tanto di croce di San Giacomo fatta con lo zucchero...

e per finire... in mezzo a cozze, vongolette, granchi spappolati e alghe... sul bagnasciuga ecco ....

Il cammino di Santiago...
...Un'esperienza....
INDIMENTICABILE!



mercoledì 16 luglio 2008

Dentro di me.

Dopo due mesi, la magia del cammino è ancora viva dentro me. Spesso i ricordi rimangono solo per portare nostalgia, l'esperienza di Santiago invece continua a portarmi i suoi effetti.
I primi giorni dopo il rientro quasi ero portato alla nausea... tutti chiedevano, volevano sapere... ora riesco a rivivere questa esperienza dentro di me, riassaporando intimamente ogni momento

lunedì 7 luglio 2008

Pesantezza

Ci sono momenti in cui non puoi far altro che camminare... raggiungere un posto dove potersi riposare non è un'eventualità, ma la parola d'ordine. E per farlo non hai scelta: un piede davanti all'altro. Puoi solo decidere di non pensare alla noia, alla fatica, di non anelare l'arrivo disperatamente, per non appesantire ulteriormente il viaggio. L'unico modo per vincere contro il tempo, è rifugiarsi nell'Eternità.

domenica 22 giugno 2008

Metacammino

Ogni tanto qualche flash mi riporta ancora al cammino; frasi, sensazioni, idee, immagini mi tornano alla mente; istanti rivissuti non nella malinconia di un passato che non può tornare, ma ancora con la freschezza di una novità: non rivivo il cammino con la nostalgia dei ricordi, ma sperimento un nuovo cammino nel cammino; un viaggio nel viaggio, alla scoperta di ciò che è più importante. La strada sulla quale cammino ora è il vissuto, che si apre lentamente agli occhi rivelando pieghe e risvolti più profondi... Un viaggio affascinante almeno quanto il precedente, forse il suo naturale proseguimento, grazie al quale si dischiude il significato profondo del mio cammino di Santiago.

mercoledì 11 giugno 2008

Pilgrim

Pilgrim, how you journey.......................Pellegrino, come viaggi
on the road you chose.........................sulla strada che hai scelto
to find out why the winds die........per scoprire dove il vento muore
and where the stories go.........................e dove vanno le storie.
All days come from one day.......Tutti i giorni vengono da un giorno
that much you must know,.................che tu dovresti conoscere,
you cannot change what's over....non puoi cambiare ciò che è finito
but only where you go............................ma solo dove andare.

One way leads to diamonds.........Una strada porta ai diamanti,
one way leads to gold,.........................una strada porta all'oro,
another leads you only....................un'altra porta solamente
to everything you're told..................a tutto ciò che hai detto.
In your heart you wonder.....................Nel tuo cuore immagini
which of these is true;...........................quale di queste è vera;
the road that leads to nowhere, la strada che porta in nessun posto,
the road that leads to you....................la strada che porta a te.

Will you find the answer...........................Troverai la risposta
in all you say and do?................................in ciò che dici e fai?
Will you find the answer...........................Troverai la risposta
In you? ......................................................................In te?

Each heart is a pilgrim,......................Ogni cuore è un pellegrino,
each one wants to know.......................Ogni cuore vuole sapere
the reason why the winds die...la ragione per cui il vento muore
and where the stories go......................e dove vanno le storie.
Pilgrim, in your journey...................Pellegrino, nel tuo viaggio
you may travel far,................................puoi andare lontano,
for pilgrim it's a long way ..........Pellegrino, è una lunga strada
to find out who you are... .....................per scoprire chi sei...

Pilgrim, it's a long way...............Pellegrino, è una lunga strada
to find out who you are... ...............per scoprire chi sei...

Pilgrim, it's a long way..............Pellegrino, è una lunga strada
to find out who you are... ...............per scoprire chi sei...

(Enya)

martedì 3 giugno 2008

Nella storia!

Questa foto rappresenta per me il punto di arrivo di una scena epica alla quale ho potuto assistere al termine della mia esperienza sul Cammino di Santiago.

Una donna minuta dai tratti celtici, dai lineamenti segnati dallo scorrere della vita che con passo deciso avanza verso il punto di arrivo del suo cammino... i suoi piedi hanno divorato più di 700 km attraversando la sua terra nativa per giungere in questa terra a lei straniera... un'immagine epica in cui il personaggio minuto si erge prepotente sugli altri per la sua dignità... per aver lottato per guadagnarsi quell'istante che indelebilmente si scolpisce nel suo cuore... il momento più alto dell'incontro con l'infinito Amore di Dio che l'attende guardandola dall'alto della Croce e di Maria, Madre del buon cammino che ha accompagnato i suoi passi... uno sguardo verso l'infinito... un respiro intenso per lasciare che lo Spirito invada la vita... la soddisfazione della meta...

Sarà questo che in un istante ogni pellegrino dall'antichità fino ad oggi continua a provare? Anche noi su questo Cammmino ricco di storia e di fede... la storia dell'incontro tra l'uomo e il suo Dio!

giovedì 29 maggio 2008

Un nuovo Amico

Si un nuovo Amico, ma....in realtà non è nuovo....è solo cresciuto il rapporto tra noi, si è rinnovato il "patto"! Da quando sono tornata c'è qualcosa di diverso nella mia vita, prima era tutto un corri-corri, ero spesso agitata...ora sono "serena" e questa tranquillità credo proprio provenga dalla presenza costante di questo Amico con il quale mi risulta più facile confidarmi! Si, a volte non si riesce bene a sentire cosa dice...bisogna avvicinare bene le orecchie; ma quando parla....ti sorprende, ti sorride, ti fa sorridere e ti stupisce di quanto quello che dica sia tutto vero! "Ma perchè non ci siamo mai intesi tanto bene anche prima? Si sta così bene in tua compagnia!" gli dico. Dall'altra parte sento un sorriso che mi illumina tutta la giornata!
Ora...è grazie a questo cammino che abbiamo potuto avvicinarci e sento che, come dicono anche gli altri compagni, questo è solo l'inizio e non è mai finito veramente il cammino...ed è proprio così! Grazie Amico della tua presenza...e grazie amici tutti per la compagnia!

Libertà

Sgravati di ogni cosa superflua si parte con uno zaino comunque troppo carico... avrei voluto lasciare da parte altre cose per poter assaporare in pienezza quel senso di libertà dalle cose che ognuno di noi si porta dentro. Ben più leggero era il carico interiore... ho lasciado dietro le spalle ogni cosa perchè il tempo fosse dedicato solamente al rapporto tra se stessi e Dio e così è stato... qualche moto di ribellione vi è stato quando questa determinazione è stata intaccata da ciò che non centrava perchè la libertà fosse la condizione per vivere al meglio questa esperienza. Quale libertà? Quella, innazitutto, di poter essere semplicemente se stessi, per quello che si è... pregi e difetti, senza sentirsi giudicati da chi ti circonda... libertà di poter raccontare ciò che più di profondo hai nell'anima senza dover temere il giudizio di chi ti ascolta perchè ti sta ascoltando veramente... libertà di essere prete, pienamente prete, ma senza necessità di dichiararlo, facendosi compagno di viaggio di un'umanità da sempre in ricerca... libertà dalle cose da fare... libertà dalle cose da avere... libertà di scegliere di fidarsi ciecamente del Signore... ho goduto pienamente di questa libertà e continuo a tenermela stretta nel profondo del mio cuore!

mercoledì 28 maggio 2008

Tornare

Tornare da Santiago è stato per me più difficile che decidere di partire; credevo sarebbe stato un gradito ritorno al comfort cittadino, invece mi sono scontrata con una realtà che ricordavo differente.
Tutto è come prima, eppure qualcosa di me non è a proprio agio: non sono a mio agio passeggiando per le vie del paese, non lo sono viaggiando in metropolitana, incontrando gli sguardi della gente in centro... qualcosa non va.
Ora le cose vanno un po' meglio, ma spesso, soprattutto quando sono a Milano, mi capita di provare un forte desiderio di tornare sul Cammino; viaggiare da un paese all'altro, in pantaloncini, maglietta e scarponi, sorridendo e salutando i passanti, vivendo in semplicità... quello che vivo stride troppo con la realtà in cui mi trovo immersa; siamo del tutto incompatibili!
Sono destinata a sentirmi un'estranea? A convivere col mondo che mi circonda in una specie di tregua fatta di compromessi?

sabato 24 maggio 2008

Quando Lui ti attende

Chi cammina senza pretese ne da parte del proprio fisico, ne dai compagni di viaggio, ne dalla strada che percorre, si trova aperto a 360° ad accogliere ogni dono che gli viene offerto! E le sorprese non mancano, perché doni inattesi ti piombano addosso da ogni parte e godi della compagnia di un Compagno invisibile che a un certo punto... decide di farsi realtà concreta, tangibile, quasi ad indicarti che l'oggetto della tua ricerca interiore non può che essere Lui solo... e allora tutto funziona con una cronologia impeccabile e infallibile in cui l'appuntamento prefissato è a portata di mano... si tratta solo di decidersi a muovere gli ultimi passi che mancano perché tu possa godere della Sua presenza. Ore 19.00 Adorazione Eucaristica... "Ci sto! Mi aspettavi e sono arrivato per tempo perché Tu, volevi incontrarmi e ancora una volta mi hai sorpreso per la Tua sincronia che si accorda nella mia vita con i Tuoi registri!"

10 kg


Tutto quello che mi serve per vivere nel mondo sta in uno zaino che pesa meno di 10 kg!

Una sensazine di leggerezza e libertà mi riempie; sembra impossibile non aver sentito la mancanza di niente durante il cammino.


Ci siamo convinti che tutto quello che abbiamo sia necessario, che dobbiamo circondarci di oggetti di ogni tipo, per ogni evenienza, per ogni caso, perchè non si sa mai, perchè può servire, o solo per il gusto di possederle...e così complichiamo tutto: le cose hanno bisogno di spazio, tempo, attenzione, cure, manutenzione... ma noi abbiamo davvero bisogno di loro?


Non è un discorso di morale contro la ricchezza e la società, ma una semplice constatazione di quello che ho vissuto... non mi sono sentita povera, ma libera!


mercoledì 21 maggio 2008

Partire

Sono partito volendomi lasciare tutto alle spalle per poter essere pienamente consapevole solamente di me stesso e di quello che sono nella sua realtà più profonda. Ho scavato nelle midolla del mio essere tirando fuori tutto ciò che ho dentro senza risparmiarmi niente. Il tutto in un dialogo profondo e silenzioso con l'Autore della mia vita. E così ciò che non amavo, ai suoi occhi si rivelava come l'occasione perché il Suo Amore per me si rivelasse come dono Compassionevole e Risanante e ciò che di bello scoprivo diventasse la Gioia di un sorriso che gode delle Meraviglie che ha fatto con le Sue stesse mani. I misteri della fede ti possono avvolgere in ogni momento, si tratta di lasciare fare alle Sue mani che donano forza e vigore perché di fonte a Lui ci si può anche sentire schiantati, ma Lui non te lo permette perché non fa altro che innalzarti alle cime più alte nella vertigine della Sua Maestà!

martedì 20 maggio 2008

Raccontare...

Raccontare il cammino con le parole non è semplice. Santiago mi ha coinvolto in tutto e per tutto. M'ha fatto conoscere i miei limiti senza sconti. Fatica fisica, paura di non capire, paura di non riuscire, a volte ho dubitato perfino perchè lo stavo facendo. Mi domandavo... E' necessario tutto questo? Ora dico di sì. E' necessario per fare silenzio dentro. Un bene unico che troppe volte ho dimenticato quanto importante sia. E da lì, dal mio silenzio, il mondo era un rumore lontano di cui facevo parte. E da qui è iniziato un nuovo cammino, personale. E questo, neppure con le parole posso spiegarlo.

Provvidenza

Da tempo conosco la mano di Dio che provvidente ti viene incontro nel momento del bisogno, ti sostiene nella fatica, ti rialza quando sei caduto... ma durante il cammino, la mano provvidente di Dio è stata più evidente... una trama, un progetto... chiaro ed evidente si faceva strada mentre altri ragionamenti troppo terreni non permettevano di prendere il volo... la mano Sua si è fatta sentire e con un lume chiaro ed evidente nella mia mente e nel palpito del mio cuore tracciava il senso di ogni cosa e anticipava l'esito delle cose che dovevano avvenire offrendo sicurezza... "sono tranquillo come un bimbo svezzato nelle braccia di sua madre"... chi ti sta accanto a volte non capisce, resta sbalordito, e tu invece, non fai altro che assaporare l'evidenza... Dio mi ama!

sabato 17 maggio 2008

Frecce gialle

Il cammino di Santiago è costellato di frecce gialle che indicano la strada. Ce ne sono davvero ovunque, più o meno visibili, eppure è possibile perdersi: poca attenzione, qualche svista, qualche cosa che copre un cippo... è difficile ma non impossibile sbagliare strada.
Anche la nostra vita è costellata di queste frecce, e con un poco di attenzione è possibile vedere questi segni disseminati lungo il corso degli anni, ovunque. Dio regala alla nostra esistenza queste numerose frecce gialle che indicano senza ombra di dubbio il cammino da percorrere; quando siamo sperduti, ci troviamo ad un bivio, quando sembra non esserci differenza tra una scelta ed un'altra, questi segni vengono in nostro aiuto. Col passare del tempo si impara a scorgerli nella storia, a riconoscerli e a leggerli; punti sicuri di riferimento, segnali di indicazione ai quali affidarsi con fiducia, che ci attestano in ogni momento la cura che Dio ha nei nostri confronti...

venerdì 16 maggio 2008

Arrivo



Eccoci qui, di ritorno da Santiago de Compostela... ho voluto mettere per prima la foto davanti alla cattedrale; credo sia la foto più significativa del cammino. Le emozioni di cui parlano i libri, di cui raccontano i reduci... solo carta e parole, alla fine quello che conta davvero è quello che ciascuno di noi ha vissuto in questi giorni. Questo è quello che rimarrà davvero nella storia, nella nostra storia. Entrare nella cattedrale, avanzare nella navata verso l'abside... come presentarsi al Signore per portargli tutto quello che abbiamo vissuto, la nostra persona, così come siamo, senza fronzoli: magari stanchi e sporchi, carichi di tutto ciò che questi giorni ci hanno lasciato; delle nostre richieste, e quelle di coloro che ci hanno chiesto di ricordarli... Tutto nella semplice umiltà di un sorriso, povero come un pellegrino, ma più ricco del mondo intero.

Note simpatiche: Sapone di aleppo

Credo che Arianna (la quale esaltava nel blog questo prodotto dell'ingenio umano) mi darà ragione e con lei gli altri, tranne Valentina (l'unica che si è portata a casa tutti gli avanzi)! Il sapone di Aleppo ha un profumo intenso e se lo si compra per il don lo si compra più intenso, in quanto, notoriamente, ha bisogno di coprire di più gli odori prodotti dal suo sudore! Già! Il sapone ha un odore sopportabile perché dopo che lo usi non lo senti più addosso e nemmeno sui vestiti... Già! Sta di fatto... che dopo il primo lavaggio incominci ad odiarlo... incominci a sentire il suo odore nello zaino... sull'asciugamano (l'unico che non lo perde mai)... e guai a te, se tieni il porta saponette a contatto con lo spazzolino e il dentifricio... lo so io a cosa vai incontro!!! Ma il bello del sapone di Aleppo è che nessuno lo cita nelle guide... e le guide non sono precisein tanti punti... ma sul sapone non sbagliano, dicono tutte: "prendi quello di Marsiglia"... Elisa, spiega al mondo intero, perché tu ci hai consigliato questo ritrovato fantastico della natura... e poi... e poi... ti sei portato quello di Marsiglia? Vergognati!!!

Grazie

Grazie Franco per la disponibilità a farti tramite nella pubblicazione dei nostri sms sul blog... sei sempre disponibile... Grazie di Cuore!

Grazie Signore, Mio Dio!

Siamo di nuovo a casa!
Ora è tempo di disfare lo zaino...
mentre lo apri senti che un'esperienza si è conclusa...
mentre estrai dal suo interno il contenuto...
affiorano ricordi...
emozioni...
volti...
si innalza una preghiera di ringraziamento...
il diario del pellegrino non può rimanere chiuso sul tavolino...
rimane aperto ed è tempo di aggiungere nuove pagine...
in cui scrivere ciò che l'esperienza vissuta ci ha donato...
ancora non lo sai...
intravvedi segni positivi...
ma non li hai ancora assimilati...
è ancora il tempo di non smettere di riflettere...
di mettere una pietra in più nel mosaico della vita...
che svela il progetto incredibile di un Dio che ti ama nel profondo!
Sei Grande Signore!

martedì 13 maggio 2008

Undicesimo giorno di cammino

Sms scritto da Andrea:

"Siamo in piazza a Santiago!"

sabato 10 maggio 2008

Ottavo giorno di cammino

Sms scritto da Andrea:

"Lungo il cammino trovi difficoltà, la strada sembra diventare buia, il futuro incerto.
Poi, quando tutto sembra al limite basta un attimo e una luce nuova rischiara l'orizzonte.
E il vero significato lo trovi in quell'attimo."

venerdì 9 maggio 2008

Settimo giorno di cammino

Sms scritto da Andrea:
"Hola!
Qui piove, ma siamo a Gonzar ormai!
E ciò vuol dire a 80 Km da Santiago!"

Sms scritto da Don Enrico:
"Incontri: un ateo in bici che va a Santiago e vuole sapere il perchè della tua scelta vocazionale, la ristoratrice che ci chiede una preghiera per la nuora che si è suicidata a dicembre lasciando le due figlie una di 3 e l'altra di 5 anni, un irlandese che è in cammino per ricordare la moglie recentemente scomparsa e che si emoziona nel vederci perchè gli facciamo tornare alla mente il figlio diversamente abile che in inglese di chiama 'special'...
Vite!"

Sms scritto da Valentina:
"In questi giorni abbiamo incontrato tante persone che per un motivo o per un altro si sono mostrate molto gentili con noi, qualcuno ci ha raccontato frammenti della propria vita, qualcun'altro ci ha chiesto di pregare per l'anima di una sua parente... tante persone, tante storie che per un breve attimo incrociano le nostre vite.
Non è tanto la meta, ma il modo in cui affronti il viaggio che ti permette di arricchire la tua esistenza."

giovedì 8 maggio 2008

Sesto giorno di cammino

Sms scritto da Andrea:

"Le emozioni non mancano...
Ogni cosa bella o brutta qui diventa più forte e intensa."

martedì 6 maggio 2008

Quarto giorno di cammino

Sms scritto da Don Enrico:

"Si cammina,
si incontrano altri pellegrini,
si ritagliano momenti per riflettere,
per dialogare in modo profondo...
Il tempo non basta mai!
E intanto si avanza verso Santiago!"

lunedì 5 maggio 2008

Terzo giorno di cammino

Sms scritto da Andrea:

"Siamo arrivati a O'cebreiro e dopo aver scollinato dormiamo a Hospital de la Condesa.
Tempo grigio e ventoso...
Speriamo per domani..."

domenica 4 maggio 2008

Secondo giorno di cammino

Sms scritto da Andrea:

"Ieri siamo giunti a Villafranca, oggi siamo a Vega de Valcarce.
Tempo variabile.
Fatica, fatica..."

lunedì 28 aprile 2008

Manca poco!

40 km in due giorni! Un bel cammino di preparazione... la sera belli cotti! Si cammina un po' a fatica... si comincia a pensare al domani e si decide di non adare a camminare per non affaticarsi prima del dovuto... in più ci sono le fiacche da curare... per ora ci si può ancora permettere di fare tutti questi ragionamenti!
La mattina ci sia alza e si è già pronti di nuovo per partire... il fisico sembra rispondere... i dolori muscolari è già da un po' che li si tiene sotto controllo e non sono ne più ne meno dei soliti, le fiacche sono asciugate, un cerotto basta a tamponare... ma si decide ugualmente di non andare... oggi è tempo di fermarsi... c'è il libretto da preparare e sembra che non si finisca mai... c'è lo spirito da rianimare e questo conta più delle gambe e dei chilometri da macinare. E' il tempo dell'attesa che sembra non finire mai!

giovedì 17 aprile 2008

Surreale!

Tra gli incontri nella camminate ne posso aggiungero uno di tipo hollywoodiano! Altre persone quest'oggi camminavano insieme con me... dotate di uno zaino ben più pesante di quello che porterò a Santiago e imbracciavano... ma partiamo dall'inizio... solito percorso, qualche gip, boh... nessuno dice niente per cui cammino tranquillo... torno indietro e mi accorgo che ci sono delle sagome... la questione cambia! "Si può andare o non si può andare"... non si vede nessuno! Poi all'improvviso, ti trovi a camminare in parallelo con qualcuno ben equipaggiato... nessuno dice niente... si nascondono alla tua sinistra nella boscaglia... avanzi e ne trovi altri nascosti in un fosso, che guardano in direzione oltre alla tua macchina che è lì parcheggiata... ma nessuno dice niente... e tu cammini tra la loro indifferenza mentre simulano un conflitto... con calma sali sulla macchina, ti cambi le scarpe... e sai che loro sono lì nascosti e nessuno ti dice niente... accendi il motore e te ne vai... chissà chi avrà vinto! Io so solo di essermi trovato come un fantasma nel pieno di una guerra!

mercoledì 16 aprile 2008

Le ultime!

Un passo sostanziale in avanti verso Santiago... le credenziali sulla mia scrivania di tutto il gruppo!
Ho trovato quest'oggi il coraggio di far vedere il piede sinistro alla mia dottoressa... dal primo giorno in cui ho iniziato a camminare è comparso un bubbone... temevo che si trattasse di una verruca e che il decidere di asportarla avrebbe comportato uno stop non piacevole... per quello che hai da fare... perchè devi "allenarti per partire", per cui ho lasciato lì il bubbone. Un gatto che si morde la coda, è nato tra le dita per lo sfregamento di una con l'altra! E' diventato duro e alla passeggiata successiva ha prodotto nel dito vicino una fiacca! La fiacca del dito si è indurita e ha prototto una fiacca sul dito che aveva già il bubbone! L'esperienza insegna cosa ti dovrai preparare ad incontrare domani nel tuo cammino verso... Questa sera inizia la cura e in tre giorni il bubbone temuto dovrebbe scomparire... la dottoressa ha sentenziato con fare tranquillo l'esito della diagnosi con un nome tetro all'orecchio... meglio la traduzione popolana: trattasi di "callo"...
Bene... a 34 anni ora so come sono fatti e come si tolgono... magari a qualcuno di quelli che cammineranno con me servirà un aiuto per togliere il loro... che compaia su un piede o nel fondo dell'anima.

venerdì 11 aprile 2008

Una settimana intensa?

Con oggi concludo la prima e "vera" settimana di preparazione al pellegrinaggio per Santiago, ecco i dati messi a fuoco:
- sono arrivato dalle parti di Milano (52 km percorsi);
- in 5 giorni non ho percorso neanche un quarto del cammino che dovrei fare in 11 giorni (sich!);
- contando che il primo giorno ho fatto 20 km, i seguenti 8 km e riesco ancora a camminare forse ho qualche buona e vaga speranza di farcela;
- ho capito la causa della fiacca al piede sinistro, ho deciso in non rimuoverla per non dovermi trovare ad avere un altro problema su cui indagare, per questo il piede si deve adattare... pare che ci riesca (a furia di camminarci su!);
- la gamba destra è il punto debole (mi ricorda che sto camminando scrocchiando quasi ad ogni passo... il menisco è andato? Mal che vada lo togliamo di mezzo lungo il cammino);
- diversi incontri fatti lungo le passeggiate (2 tedeschi in bicicletta; 4 cigni milanesi; 1 lepre piemontese; 1 nutria di importazione chimica; 1 fagiano nostrano; 1 scoiattolo al trotto; qualche farfalla; volatili non identificati per mia ignoranza);
- il clima? Ventilato, umido, bagnato!
- dopo domani torno dalla mamma e smonto qualcosa che ha in casa sua mi può tornare comoda a Bellinzago!
- mi sto chiedendo se non è meglio che affitti un cavallo... sapete quanto costa? Martedì devo dire come andiamo a Santiago... faccio ancora in tempo a prenderne uno!
- devo dire che in questi giorni ho capito quanto sono testardo... mi dispiace per chi mi incrocia nel cammino della vita!!!

lunedì 17 marzo 2008

Il biglietto

Che sensazione strana tenere in mano il biglietto dell'aereo; nonostante sia un semplice foglio stampato da computer, rappresenta per me molto di più. È un progetto che diventa pian piano realtà, forse più dello zaino sulla schiena nelle passeggiate e del materiale preparato e pesato, mi attesta che tra un mese e mezzo circa si parte davvero per Santiago de Compostela. Quasi non mi sembra vero! L'abbiamo ripetuto così tante volte che ormai ne ero quasi assuefatta: a maggio si va a Santiago... tra qualche mese si parte... ma era comunque un'idea vaga e poco definita nella mia mente. Strano come un foglio di carta sia in grado di darle così tanta concretezza.

mercoledì 12 marzo 2008

Ieri

Ieri, complice la giornata di sole dopo il brutto tempo, mi prende una voglia improvvisa di camminare. Prendo lo zaino ormai pronto per Santiago, prendo parole dai miei che mi chiedono se non ho vergogna a girare in quel modo, prendo acqua e alcuni biscotti e parto. I primi minuti sono duri per la mente, fatico a camminare in paese, non tanto per la gente che guarda ma, penso, potevo stare anche a casa. E' così difficile uscire dai soliti schemi?
Poi, piano piano la mente si scioglie assieme ai muscoli delle gambe. Vedo le cose di sempre ma con altri occhi. Incrocio gente chiusa nelle proprie auto e nei propri pensieri che mi sfrecciano vicino. Li vedo opachi dietro ai vetri, mi sento pieno di energia positiva come non mi capitava da tempo. Il sole tiepido di marzo scalda la campagna ed i miei passi. Incontro vecchi che salutano con occhi che si chiedono come mai dello zaino. Intanto cammino e cammino. Faccio una pausa per una foto, due biscotti, un sorso d'acqua e poi... e poi ancora sole, ormai rosso in cima ai prati. Sembra una poesia la solita strada fatte tante volte. Rientro quasi in paese ma, è più forte di me, non voglio tornare a casa, devo restare in quel mondo così vicino a noi eppure così lontano da trovare. Un'altra foto. La luce che piano scende. E' tardi, non posso andare oltre. Sulla via di casa però rallento, cercando di far durare quei passi più a lungo possibile...

mercoledì 20 febbraio 2008

Le apparenze ingannano (il sapone di Aleppo)


Ho provato il fantomatico "sapone di Aleppo"; viene prodotto proprio ad Aleppo (Siria) da millenni (pare che se ne parli anche nella Bibbia...) secondo le tradizioni invariate nel tempo, con olio di oliva e olio di alloro. Viene tagliato in panetti e fatto essicare al sole per 10-12 mesi. Viene usato come trattamento di bellezza, ha caratteristiche disinfiammanti, perfetto sui capelli, ottimo per lavare le biancheria, ed è molto indicato per pelli secche, acne, eczema... Va bene per tutto insomma!
Eppure ha un aspetto non proprio invitante e un odore che... beh, non invita neanche quello!
Però mi sono dovuta ricredere! I capelli (che temevo trasformarsi di nuovo in paglia, visti i miei ultimi esperimenti) sono puliti, morbidi e leggeri; la sensazione sulla pelle è di pulito e fresco, e anche l'odore non sembra niente male!
Conclusione? Consiglio vivamente il sapone di Aleppo, che preferisco anche all'ottimo rivale: il sapone per i capelli del commercio equo; anche per la comodità che permette di portare una sola saponetta che vada bene per tutto!
E nonostante tutte le ricerche chimiche per scoprire nuove formule per Shampoo sempre più funzionali, creme e trattamenti vari, è curioso trovare un prodotto di produzione tanto antica, semplice e naturale che sia così funzionale!
Ringrazio caldamente Elisa che me l'ha consigliato (e la sua nonna che mi pare essere colei che lo ha sperimentato per prima). Proprio una bella scoperta!

lunedì 4 febbraio 2008

Sotto la pioggia

Era da due giorni che riflettevo sull'opportunità di andare a camminaro questo lunedì. Suona la sveglia, come al solito, via di corsa in bagno. Apro la finestra della camera: "Sta piovendo, bene, si va a camminare". Proprio così, il contrario di ogni ragionamento sensato (o forse). Durante il cammino di Santiago non si può sapere che tempo si incontrerà e provare già oggi a passeggiare sotto la pioggia senza l'ombrello è un modo come un altro per entrare nell'ottica di cosa ci attende. Già mio fratello mi aveva consigliaro di andare a fare due passi per distendersi un po' dalle varie incavolature (anche i preti nel loro piccolo si...). E così si comunica alla mamma: "Vado a camminare"... sogghigno rivelativo del pensiero ("Matto!")... per fortuna sono 34 anni che sa che lo sono e che non cambio idea quando faccio un'affermazione così lapidaria e definitiva. Arrivo al solito punto di partenza... metto su la mantellina... "Che schifo di mantellina..." bisognerà cambiarla! Mi sono tornate in mente quelle dai colori brutti che usavamo noi animatori ai nostri campiscuola che però ci piacevono tanto perchè ci davano un look un po' misterioso... quelle sì che aderivano al corpo e non sembravano delle corazze... sta di fatto che non piove! Come la mettiamo? "Il cammino ti chiama..." camminiamo! Ci si guarda intorno e il paesaggio lo si conosce già, ma c'è sembre qualcosa di nuovo da vedere... si prova a fare qualche percorso alternativo e si finisce sulla spiaggia del Ticino dopo essersi fatti infilzare un po' dalle spine... ma è così divertente l'avventura... Guardi in giro e finisci in una pozzanghera... guardi di nuovo ingiro e finisci in un'altra... guardi avanti a te e non vedi più ciò che ti circonda e noti che dalla pozzanchera puoi vedere il cielo sopra di te... interessante, ma non del tutto soddisfacente! Ok, decido di guardare intorno e basta, le pozzanghere non possono far paura... ricomincia a piovere... niente mantellina, c'è il giubbotto, basta e avanza, e il ritorno lo si fa decisamente orientati a camminare volutamente dentro a tutte le pozzanghere che si incontrano, alla prima mi sono voltato a vedere se c'era in giro qualcuno... per non fare brutta figua, ma poi ci ho preso gusto, e ho pattinato sul fango e ho fatto fare il sommergibile agli scarponi. Che sensazione di libertà! Finalmente liberi di essere se stessi in un mondo che ti tiene continuamente sotto giudizio! Il Cammino di Santiago, già nella sua preparazione, mi sta forgiando alla libertà innanzitutto interiore, chi sa che non faccia fare dei progressi anche in quella esteriore... chi vivrà vedrà... Sta di fatto che un pensiero quest'oggi mi ha sfiorato e lo voglio condividere: "non ci si deve sottomettere a nessuno se non a Dio, non perchè ha sempre ragione, ma perchè ci ama!"

giovedì 3 gennaio 2008

Modi di dire...

Ho trovato su un giornale una curiosa spiegazione di un detto molto popolare: "Ho le gambe che fanno Giacomo Giacomo". Le origini di questa espressione sembrano risalire ai viandanti che si recavano a piedi a Santiago de Compostela e arrivati a destinazione, stanchi e con le gambe provate si affidavano al Santo invocando "Giacomo Giacomo"...